“Non c’è una seconda occasione per fare
una buona prima impressione”
Oscar Wilde
E’ uno strategico strumento di marketing immobiliare, ormai indispensabile nel XXI secolo, la cui etimologia, casa-palcoscenico, rimanda ad una vera “messa in scena” di una ambiente; adottato già da quaranta anni negli USA è volto a colpire ed emozionare il cliente attraverso un’autentica campagna pubblicitaria del “prodotto casa”, concepito come oggetto commerciale, il più costoso peraltro e abitualmente non valutato in questo modo.
Nella vendita l’home staging valorizza al massimo il potenziale di un immobile e porta al raggiungimento dei propri obiettivi nel migliore dei modi e dei tempi, infatti l’allestimento curato e calibrato di uno spazio con piccoli tocchi e costi contenuti raggiunge risultati sorprendenti.
Trasformando volumi asettici in spazi caldi e accoglienti, l’intervento non intende camuffare un’abitazione ma svilupparne a pieno le doti attirando su di esse l’attenzione e stimolando l’impatto emotivo sul potenziale interessato. Nel caso di immobili liberi verrà creato un allestimento con mobilio e complementi d’arredo di proprietà del professionista che sceglierà e predisporrà per il cliente per un tempo stabilito.
Un ambiente vuoto o in costruzione non consente al visitatore comune e profano di immaginarne al meglio le potenzialità; suggerendo disposizioni e collocando volumi in modo studiato e funzionale l’home stager illustra soluzioni e opportunità a colui che lo visiona per la prima volta. Inoltre si preoccupa di ricreare uno stile quanto più in linea con le peculiarità dell’immobile ma tendenzialmente neutro teso ad incontrare il gusto e catturare l’attenzione del maggior numero possibile di visitatori.
Infine, ma non meno importante, è l’operazione di styling propedeutico al servizio fotografico, ovvero di studio delle collocazioni spaziali e cromatiche degli arredi per potenziare al massimo la resa dello staging davanti all’obiettivo.
In questo caso invece l’home staging opera una ricerca di pulizia visiva misurata ed armoniosa dell’ambiente, eliminandone le personalizzazioni, inevitabili in un contesto vissuto, ma che disorientano lo sguardo dei visitatori e possono non rispondere ai loro gusti ed esigenze. Qualora necessario vengono integrati gli arredi ed i complementi esistenti con altri del professionista e si procede poi ad un’opera di neutralizzazione volta a rendere più luminosi, spaziosi e soprattutto rispondenti ad un apprezzamento diffuso gli spazi. Infine, anche in questa circostanza viene effettuata un’operazione di styling preparatoria rispetto al report fotografico finale.
Occorre tener conto che se in passato la fotografia era un optional nel settore ora, nell’era digitale, è un necessario strumento di marketing volto a vendere spazi dal web che è il primo riferimento nel campo immobiliare. I nuovi trends del mercato richiedono dunque non solo annunci chiari e comunicativi nei testi ma accattivanti ed evocativi nelle immagini così da indurre alla visita il maggior numero di persone possibile ed ampliare il raggio delle possibilità.
Fotografare professionalmente ambienti, preventivamente “messi in scena” dall’operazione di styling di un home stager, che tiene conto della luminosità, delle prospettive, dell’equilibrio compositivo e cromatico susciterà suggestioni ed emozioni in chi osserva così da differenziarsi dagli innumerevoli annunci anonimi e privi di informazioni presenti sul web.